lunedì 30 settembre 2013

MI arte: Hangar Bicocca

In mezzo a tanti spazi espositivi di vecchio stampo ne emerge uno che è davvero contemporaneo: l'Hangar della Bicocca. Io provo sempre emozioni forti quando vado, anche oggi che è organizzato come macchina espositiva. Ma ricordo esperienze molto più emozionanti quando era ancora uno spazio brutale. Qualche anno fa si entrava direttamente dall'hangar, non dalla struttura a mattoni. Si pagava il biglietto in uno spazio minuscolo e buio, per entrare si spostava un tendone di velluto. Dietro quel tendone il freddo. Gli occhi avevano bisogno di adattarsi all'oscurità, bisognava vestirsi pesanti e tenere il cappotto perché il freddo pungeva d'inverno, i rumori erano fastidiosi. All'uscita le scarpe erano tutte impolverate e l'animo quasi sconvolto. Ora si entra in un museo vero e proprio, organizzato molto bene, offre anche uno spazio per i bambini.


                    Hangar Bicocca | via Chiese 2 | http://www.hangarbicocca.org

Ricordo di aver visto anni fa una magnifica mostra di Marina Abramovic, quando l'hangar era ancora uno spazio freddo, buio e polveroso. Erano gli anni dell'università, la cultura era pane quotidiano. L'artista è fenomenale, vi riporto alcune sue opere.
  
Marina Abramovic | Balkan Erotic Epic | Hangar Bicocca

  Marina Abramovic | The Heroinas | Museo Thyssen di Madrid
Marina Abramovic | The Artist is Present | Moma

Al centro dell'hangar un'installazione imponente diventata permanente: le Torri di Kiefer. Un paio di anni fa sono andata una sera ad ascoltare suonare il pianoforte tra le torri, non serve dire che è stato un bel brivido. Per questo grazie a Lucia, è lei che suona il piano e mi ha proposto la serata.


                           Anselm Tiefer | Sette Palazzi Celesti | Hangar Bicocca 

L'ultima volta che ci sono stata era un sabato mattina ed era per salire sull'installazione di Tomas Saraceno. Molto bello, anche qui emozionante e spiazzante. Superata la paura del lancio nel vuoto, mi sono divertita a gattonare come una bambina.



                            Tomas Saraceno | On Space Time Foam | Hangar Bicocca

Ora l'hangar non è più uno spazio selvaggio come alcuni anni fa, l'organizzazione del museo può aver dato dei limiti ma ha anche offerto molti servizi interessanti. C'è anche un bar-ristorante-bistrot che abbina lo spazio dall'anima industriale con una scelta accurata del cibo. Per un brunch prima di una mostra, per un aperitivo dopo una mostra o anche solo per un caffè. E' un bel posto, si sta bene, non a caso è stato creato dagli stessi ragazzi del Ratanà (di cui vi ho parlato in un precedente post) e dell'Erba Brusca (di cui vi parlerò prossimamente).





           Dopolavoro | Hangar Bicocca | http://www.hangarbicocca.org/spazio/dopolavoro-bicocca


L'hangar è uno dei motivi per il quale si può andare orgogliosi di Milano. Ogni visita è un'emozione, vale la pena di andarci anche se è' un po' fuori dal centro.

giovedì 26 settembre 2013

MI arte: Pinacoteca di Brera

Ve l'avevo promesso in un precedente post dedicato a via Brera, è arrivato il momento di parlarvi della mitica Pinacoteca di Brera. La tempistica è perfetta, proprio dopodomani ci sarà "La Notte al Museo", un'occasione unica per visitarla fino a tarda sera (fino alle 23) con ingresso gratuito. Sono previste visite guidate gratuite con della durata di 30 minuti (alle 19.30, 20.30, 21.30, 22.30) che approfondiranno i tre seguenti temi:
il Rinascimento, il Seicento, l'Ottocento. 
Comunque fino alla fine dell'anno potrete visitarla la sera ogni ultimo sabato del mese.

una notte al museo | sabato 28 settembre 2013

La collezione della Pinacoteca di Brera può vantare capolavori del 1400. I miei gusti prediligono opere molto più recenti, ma non si può apprezzare gli artisti moderni e contemporanei senza conoscere i precedenti storici. Vi cito solo due opere famosissime che hanno rivoluzionato la prospettiva. Primo fra tutti "Cristo Morto" di Andrea Mantegna (ma non ve lo mostro perché mettere su un blog un Cristo morto non è bon ton). Al centro della prospettiva della "Madonna con bambino" Bartolomeo Montagna colloca un uovo, simbolo di perfezione e creazione.

               Bartolomeo Montagna | Madonna con bambino tra i Santi Andrea, Monica, Orsola e Sigismondo

Poi si passa al celebre "Bacio di Hayez" con il romantico secolo Ottocento.

                                       Bacio di Hayez 

E finalmente arriviamo al secolo più interessante, il Novecento. Troviamo diverse opere di Boccioni che esprimono appieno la corrente del Futurismo. Ho scelto di mostrarvi "Rissa in galleria" perché dimostra quanto Milano fosse al centro degli interessi culturali.

                                 Umberto Boccioni | Rissa in galleria

Poi trova spazio anche la Metafisica, guardate che bello questo Carrà.

                                          Carlo Carrà | La Musa Metafisica

Insomma, tanta arte alla Pinacoteca di Brera e questo sabato l'occasione di una visita guidata gratuita. Passate anche solo per vedere il magnifico cortile.

                                          Cortile della Pinacoteca di Brera | via Brera 28




lunedì 23 settembre 2013

MI arte: Museo del Novecento

Ed eccoci al gruppo di post che voglio dedicare ai musei di Milano. Non intendo fare la carrellata completa di tutti i luoghi d'arte, ma almeno un elenco dei più importanti, o meglio dei miei preferiti. Se il mio gusto detta l'ordine, al primo posto metto il Museo del Novecento. Lo trovate in piazza Duomo, all'interno dell'Arengario. Il progetto è di Italo Rota, io ho lavorato per lui, ma quando il progetto era già concluso, quindi per me era un plastico esposto in studio. Si è detto molto a proposito, c'è chi critica l'intervento sulla presistenza, io invece credo che abbia fatto bene ad "entrare con forza" nella struttura storica. Mi piace la rampa tanto discussa, credo che sia il primo segno contemporaneo che abbia il coraggio di farsi notare da Piazza Duomo. Secondo me la piazza ne ha guadagnato, soprattutto di sera. Voi che ne dite?


Museo del Novecento | via Marconi 1 | http://museodelnovecento.org/?mobile=0

La contemporaneità di questo museo spicca rispetto agli altri della città che accolgono grandi opere ma in spazi che odorano ancora di vecchie esposizioni. Basta pensare alla grafica del suo manifesto e al sito online del museo che sono finalmente contemporanei.


Museo del Novecento | grafica contemporanea

Dietro alla scritta 900 tre importanti opere, al centro "Il Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo. Devo però dire che è esposto male, è insopportabile il riflesso del vetro apposto davanti alla grande tela per sicurezza. E' proprio la prima esposta, non si parte bene, ma poi si recupera. La sala dei futuristi subito dopo ripaga della prima delusione. Sono esposti capolavori del movimento futurista, tra cui "Forme in continuità nello spazio". Trovo che l'allestimento di questa sala funzioni bene, il contesto storico è valorizzato dal nuovo. Molto belli i mega lampadari in contrasto con la volta e i pannelli espositivi imbottiti color ecru.



Museo del Novecento | sala dei futuristi

Uno dietro l'altro troverete tutti i grandi artisti del Novecento: Balla, Boccioni, Morandi, De Chirico, De Pisis, Campigli, Capogrossi, Sironi, Burri, Fontana, Piero Manzoni ..
Se siete appassionati come me di questo periodo potrete stare un'intera giornata.
Se invece non conoscete nulla dovreste andarci per iniziare a conoscere tutti questi maestri e capire quali si avvicinano maggiormente a voi. Bisognerebbe portarci i bambini, i ragazzi dovrebbero andarci per ripassare la lezione di arte prima di un'interrogazione. E' una carrellata completa, istruttiva per chi non è informato ed emozionante per chi conosce le correnti artistiche di questo secolo.

Io potrei stare seduta ore davanti ad un quadro, un De Pisis con dimensioni stranamente imponenti, mai visto prima un De Pisis così grande. E' quello che vedete in questa stanza, il primo da sinistra.


                                     Museo del Novecento | sala con quadro di De Pisis

Le sale si susseguono con ritmo serrato, ci si stanca, vi avverto. Il percorso è un pò labirintico, si sale anche su scale mobili per arrivare ad una piccola sala che espone le opere di Piero Manzoni. Troverete le sue provocazioni di artista, come la famosissima "Merda d'Artista", la linea e l'uovo.


                                       Museo del Novecento | Piero Manzoni

Salendo salendo, si arriva al culmine dell'esposizione, nella sala dedicata a Lucio Fontana. Bellissima l'opera a soffitto e lo stretto rapporto con la piazza e il Duomo.


                                     Museo del Novecento | sala Lucio Fontana


Ma non è finito qui. Siete passati nell'area del Palazzo Reale con la collezione di Arte Contemporanea? Chiedete ad uno dei gentili addetti, potrebbe esservi sfuggito il passaggio. Si tratta di una passerella sospesa, anche qui il nuovo stabilisce un rapporto di forza con il contesto, siamo sul retro, guardiamo Piazza Diaz.


                             Museo del Novecento | passaggio dall'Arengario a Palazzo Reale

Cosa troverete in quest'altra area? Anche qui capolavori. Prima di tutto la collezione privata donata da Claudia Gian Ferrari (era una grande donna, una delle donne forti di Milano, ho avuto il piacere di conoscerla e di raccontarle la mia tesi anni fa).
Poi sperimentazioni di luci e di sensazioni spaziali, da provare.


                                 Museo del Novecento | collezione contemporanea

Il mio interesse in questa ala si sofferma davanti ad Alighiero Boetti e Giuseppe Capogrossi.



Museo del Novecento | Alighiero Boetti e Giuseppe Capogrossi

Cosa aspettate? Andate al Museo del Novecento, avete modo di vederlo anche gratis se seguirete i miei consigli.

Ingresso gratuito ogni giorno a partire da due ore prima dalla chiusura del Museo.
Ogni venerdì gratis dalle 15.30.


giovedì 19 settembre 2013

Due piccole gallerie

A Milano l'arte si mostra in grandi musei (ho deciso di fare una carrellata dei musei milanesi che preferisco, prossimamente su questo blog), ma non solo. Ci sono tante gallerie private che contribuiscono a diffondere opere d'arte di ogni periodo. Stasera vado in una di queste, la galleria Effearte. Oggi inaugura una mostra molto interessante, "Era un piccolo mondo e si teneva per mano", una  personale di Enrico Tealdi. E' un giovane pittore piemontese, le sue tele sono molto delicate, ve ne mostro alcune. 





Enrico Tealdi | galleria Effearte | via Ausonio 1a | http://www.effeartegallery.com 

In questi giorni passo spesso davanti ad un'altra galleria, piccola e molto interessante, in via Crema. Passate a vedere le opere che espone, sono di Nicolò Quirico e la mostra si intitola "Complicità sovrapposte". Le sue opere sono "Palazzi di Parole", un'arte molto vicina agli interessi di noi architetti. Sono stampe fotografiche realizzate sopra un collage di pagine di libri. Con il loro sapore di storie raccontate su pagine ingiallite, le lettere scandiscono una texture che forse è la chiave di lettura delle proporzioni architettoniche fotografate. Andate a vederle da vicino, le foto non rendono purtroppo, ve ne mostro due molto milanesi: il Duomo e la Torre Velasca.



                                                 Nicolò Quirico | Costantini Art Gallery | via Crema 8 


Street Art

Milano offre l'arte anche per strada. La street art non sembra rientrare nei temi bon ton, ma alcuni writers si avvicinano molto all'arte, quindi mi interessano. Il migliore è ZYBE, chi di voi non ha mai visto il suo Arnold? Io ho uno stickers sulla mia bicicletta!


stickers murali appesi in tutta Milano

Sul Cavalcavia della Bussa hanno esposto i loro pezzi diversi writers tra cui Zybe e Bross. La novità del cavalcavia più urban di Milano ora sono dei pali di cartelli stradali trasformati in fiore, molto simpatici.


                               Zybe e Bross | pezzi sul cavalcavia Bussa

Si parla molto del pezzo realizzato da Monkey Evolution sulla superficie immensa del ponteggio di via Torino, di fianco alla Fnac. Rientra in una nuova politica pubblicitaria di McDonald's. Devo confessarvi che non mi piace per niente.


Monkey Evolution | murales via Torino 41

Molto più interessante invece il murales di Blu a Lambrate. E' un bel pezzo e soprattutto lancia un bel messaggio. Finalmente le biciclette diventano giganti e calpestano le automobili. Lo dedico alla mia amata bicicletta, alla faccia di tutti gli automobilisti che mi hanno sfiorato con sorpassi a dir poco azzardati. (A proposito di biciclette, la mia aveva rotto un freno e l'ho fatta aggiustare da Angelo, fa riparazioni a domicilio ed è molto bravo, guardate il suo blog curolatuabiciadomicilio).

Blu | murales di Lambrate

Il quartiere Isola anche in questo ha da dire la sua.
Ci sono molti pezzi interessanti, eccone alcuni.



murales vari | quartiere Isola

Non bisogna fare l'errore di sottovalutare questa forma di espressione. Anche in passato l'arte si è misurata con le pareti, pensiamo a Sironi.
Oggi il più forte in questa arte è Bansky.

 





Bansky